Ieri, sono tornato, in occasione del rinnovo dei fiori per mio padre e ho parlato del più e del meno con Alex.
A un certo punto gli ho chiesto se, e quanto, questa pandemia lo avesse "toccato". La sua risposta è stata questa:
"Buona parte del mio reddito proviene da eventi pubblici, matrimoni, funerali, feste di laurea, compleanni, ecc. Come puoi immaginare ho risentito, come tutti, della situazione. Sicuramente i funerali hanno compensato un pò la mancanza degli altri eventi, però non posso negare che è un periodo un pò difficile." poi, il suo discorso ha virato improvvisamente...
"Luigi, tu sei un imprenditore come, me e sai cosa intendo. Io, proprio, non mi do pace nel sentire le storie di alcuni imprenditori." fa una pausa, alza gli occhi dal mazzo di fiori che mi stava confezionando, abbassa gli occhiali e mi prosegue: "ma ti pare normale che un imprenditore non sia in grado di tenere "botta" e di garantire il suo business e la sua famiglia per un periodo di un anno?"
Mi sorprendo e lo guardo affascinato!
Grande Alex, mi hai letto nel pensiero, penso. Ho pensato più e più volte alla stessa cosa. Come è possibile che ci siano "imprenditori" che non abbiano avuto la lungimiranza del crearsi una riserva per i "periodi bui".
Certo, esistono sicuramente situazioni in cui, un imprenditore non poteva che capitolare (basti pensare ad un'attività avviata da pochi mesi prima della Pandemia, in cui tutte le risorse erano state investite per la partenza), ma tutte le altre? Tutti quegli imprenditori che hanno chiuso? Come hanno lavorato?
Perchè ti racconto questo episodio?
